C’è un modo per descrivere la poesia, e per spiegarne la differenza dalla prosa.

Si può andare da un lato all’altro di una stanza semplicemente camminando: questo è quello che fa la prosa.

Oppure, si può attraversare quell’ambiente danzando: e questo è quello che fa la poesia, che racconta luoghi, persone, stati d’animo, fatti e pensieri aggiungendo un livello di comunicazione che non è solo funzionale a passare un messaggio, ma anche a crearne nuove letture, interconnesse ed al contempo meravigliosamente autonome.

La meraviglia del lavoro di Radames Fiorotto, delicato, attento, sussurrato ma deciso, ha la stessa chiave di lettura.

Luoghi di Padova magici, stupendi, eppure vissuti dal quotidiano degli abitanti, come la loro casa comune, si animano a sorpresa della poesia narrata dalla danza.

E, nel fluire di un flusso di percezioni e sensazioni incantate, ci si fa condurre per mano, a scoprire l’armonia e la bellezza che pervade ogni giorno